Lo sviluppo dell’azienda, per un imprenditore, costituisce il miglior risultato soprattutto se l’impresa è una questione di famiglia. PMI è una delle tante piccole e medie aziende a conduzione famigliare che hanno costituito il nerbo dello sviluppo industriale in Veneto e Friuli Venezia Giulia fino a diventarne un modello apprezzato e studiato. Sarebbe poco equilibrato se non riconoscessimo anche i limiti di un tale sistema. Quando però ci imbattiamo in casi simili a quello della PMI si può affermare che
la tradizionale e saggia prudenza dell’artigiano o la ponderazione del sub fornitore, ben si conciliano non solo con la necessità di sviluppo del sistema produttivo, ma anche del territorio.
Dalle “boite” piemontesi del fondatore emigrato dal Veneto, alla sede dismessa di una latteria in una frazione di Fiume Veneto nel Pordenonese, ad un “capannoncino” appena al di là della strada per conservare il binomio casa e lavoro dove i ragazzi possono crescere e impegnarsi nell’officina e finalmente, quando hanno fatto la loro “gavetta”, il nuovo capannone in zona industriale.
Una “gavetta” inizialmente indirizzata alla preparazione delle mescole in gomma e al progredire delle tecniche di trasformazione, ma progressivamente attenta allo sviluppo del mercato fino alla gestione complessiva delle problematiche aziendali.
Certo un capannone, ancorché moderno, non basta a fare un’Azienda, ma insieme al personale, ai processi tecnologici e ai sistemi gestionali diventa importante parte complementare allo sviluppo, ottimizzando la logistica e migliorando, da molteplici punti di vista, le condizioni di lavoro di chi vi opera giornalmente.